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01/09/10

Manifesto Omnia


24/08/10

VERGOMNIA!

18/08/10

NON SARA’ L’ULTIMA SPIAGGIA!

VERTENZA OMNIA NETWORK:
NON SARA’ L’ULTIMA SPIAGGIA!

Presidio al Pontile di Ostia
Giovedì 19 agosto 2010
dalle ore 16,00 alle ore 20,00

La lotta dei lavoratori Omnia Network non va in vacanza, ma si sposta al mare. I lavoratori che presidiano la Sede di Via Staderini sposteranno il presidio giovedì pomeriggio presso il Pontile di Ostia, con distribuzione di volantini al suono delle vuvuzela.
La storia dei 150 dipendenti della OMNIA NETWORK ricorda molto quella AGILE-EUTELIA. Fino al 13 luglio scorso, data in cui la British Telecom interrompe il servizio telefonico per insolvenza, gli operatori effettuavano attività di Help desk per le Agenzie fiscali (entrate, dogane e territorio), malgrado si tratti di un servizio di pubblica utilità. Poi la Sogei, Società di Information e Comunication Teconology del Ministero delle Finanze che ha affidato l’appalto ad Omnia Network, a fine luglio ha trasferito in urgenza e senza gara il servizio ad Alma Viva, senza considerare i lavoratori occupati e professionalizzati da anni.
“Come Eutelia – dichiara Maria Teresa Pascucci della Usb – i lavoratori di Omnia Network sono stati vittime negli scorsi anni dell’artificio economico delle scatole cinesi, con spostamento di debiti e lavoratori presso società destinate al fallimento, alla cui dirigenza ricorrono spesso gli stessi nomi.
Questo sistema ha determinato una lievitazione dei costi del servizio pubblico, visto anche il mancato controllo da parte di Sogei sul versamento delle spettanze previdenziali e fiscali, fino alla perdita oggi di 150 posti di lavoro”.
“E’ grave – continua la sindacalista USB - che tutto ciò si verifichi per l’affidamento di un servizio da parte della Pubblica Amministrazione, in particolare del Ministero delle Finanze. Per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per i primi di settembre un incontro con tutte le parti in causa, Sogei e Ministero compresi. Per questo l’On. Evangelisti IDV ha presentato una interrogazione parlamentare anche al Ministro della Funzione Pubblica”.
“La Sogei nel frattempo ha già bandito la nuova gara – conclude Pascucci – e per questo non ci fermeremo, continueremo con le iniziative di lotta contro chi vorrebbe trasformare i lavoratori che subiscono la crisi in un esercito di disperati invisibili”.

Scarica il comunicato in formato PDF

12/08/10

LETTERA APERTA DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI OMNIA NETWORK AGLI UTENTI TELEMATICI SOGEI

Ecco il testo della lettera che noi lavoratori e lavoratrici Omnia Network abbiamo inoltrato alle associazioni, agli ordini e alle categorie professionali coinvolte nel servizio da noi prestato fino al 13 luglio.
-
Roma, 12 agosto 2010
Spett.li
Ministero dell'Istruzionea
Ordine Nazionale degli Avvocati
Ordine Nazionale degli Avvocati Commercialisti
Ordine Nazionale dei Notai
Ordine Nazionale degli Architetti
Collegio Nazionale dei Geometri
Associazione nazionale dei Consulenti del Lavoro
Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali
Associazione nazionale delle Province italiane
Associazione nazionale dei Comuni italiani
Associazione nazionale delle Regioni italiane
Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani
Geoweb S.p.A.


e per conoscenza
Sogei S.p.A.
Omnia Network S.p.A.

Oggetto: 150 POSTI DI LAVORO A RISCHIO E SPRECO DI DENARO PUBBLICO!

Spett.li Utenti,
chi Vi scrive è l’assemblea dei lavoratori Omnia Network fino al 13 luglio impiegati nel servizio di assistenza tecnica per Sogei. Fino a quel giorno, Vi abbiamo risposto con professionalità e competenza in merito alle Vostre problematiche con il software Entratel, con i portali Sister e Siatel, con la presentazione dei modelli Intra. Dopodiché – come certamente avrete notato – il servizio è stato improvvisamente interrotto.

Se dapprima ci era sembrato un temporaneo malfunzionamento dei server di collegamento tra Omnia Network e Sogei, dopo qualche ora è stato evidente che il problema si rivelava più grave. Solo dopo qualche giorno è stato infatti ufficializzato da parte di Omnia Network che lo stop era da imputarsi ad una interruzione totale delle linee telefoniche aziendali.
Un servizio di pubblica utilità è quindi stato bloccato per settimane, scavalcando scadenze importanti e provocando disagi e danni notevoli a tutti Voi professionisti e operatori della Pubblica Amministrazione.

Dal 2007 il nostro gruppo è stato chiamato a prestare servizio per Sogei, la società affidataria dei servizi software su delega dell’Agenzia delle Entrate, delle Dogane e del Territorio, e dei Monopoli di Stato, a seguito dell’assegnazione dell’appalto alla società Omnia Network S.p.A.
Successivamente, Omnia Network ha subappaltato l’intera operatività di questa commessa a una controllata, Omnia Service Center, che a sua volta si è resa protagonista di manovre aziendali poco chiare – compresa la creazione di una “Bad company” a rischio chiusura – che hanno messo in pericolo non solo la continuità di una commessa pubblica, ma la propria stessa sopravvivenza, come evidenziato dall’istanza di fallimento disposta dal Tribunale del Lavoro di Milano, che ha permesso ai lavoratori di venire a conoscenza – tra le altre irregolarità – perfino del mancato versamento dei contributi e dell’IRPEF per un lungo periodo di tempo.

Sarà facile per Voi risalire al legame che unisce Sogei alle Agenzie fiscali, e queste al Ministero dell’Economia e delle Finanze e quindi al denaro pubblico. E’ possibile, dunque, che una società responsabile di gravi irregolarità amministrative e fiscali abbia potuto gestire le proprie strategie con soldi pubblici? Presto, si spera, avremo qualche risposta anche da un’interrogazione parlamentare depositata pochi giorni fa.

Nei giorni successivi all’interruzione del servizio la nostra preoccupazione è stata sicuramente rivolta alle nostre professionalità già avvilite dai mesi di difficoltà aziendale appena accennati, ma abbiamo comunque manifestato immediata disponibilità nei confronti di Sogei a riprendere il nostro lavoro in altre sedi, o a discutere un eventuale impiego del nostro gruppo in altre società.
Sfortunatamente, le continue manifestazioni di apprezzamento e stima per il nostro operato da parte di Sogei non si sono tramutate in un impegno a salvaguardare le nostre professionalità. Improvvisamente, infatti, il cliente ha voluto affidare il servizio alla società Almaviva S.p.A., che ha interpellato uno per uno i lavoratori proponendo condizioni lavorative notevolmente peggiori rispetto a quelle che la maggioranza di noi hanno acquisito dopo lunghe lotte. Quattro mesi di contratto, part-time, prendere o lasciare: una formula inaccettabile per chi ancora festeggiava il contratto a tempo indeterminato appena firmato; e ben 500 euro in meno al mese per chi deve rinunciare a un full-time.

Oggi, dopo quasi un mese di fermo, il servizio riprende in tono minore, allestito in fretta e furia e con numero sparuto di operatori, molti dei quali neo-assunti; uno scenario visibilmente diverso da quello al quale siete stati abituati negli ultimi anni.

Dopo un mese, e a seguito della scarsissima attenzione alla nostra situazione da parte dei media, Vi scriviamo per sensibilizzarVi su un argomento che tocca da vicino noi lavoratori così come Voi Utenti, e ribadire a tutte le parti in causa che un servizio di pubblica utilità è stato interrotto per motivi che dopo tutto questo tempo non sono ancora stati chiariti, provocando a Voi un disagio notevole, a noi una fortissima preoccupazione, e a chiunque si affacci su questa vicenda più di qualche interrogativo sull’effettivo impiego del denaro pubblico.

Mentre Vi scriviamo, siamo in una situazione di grave incertezza sul nostro futuro: dopo la rescissione del contratto da parte di Sogei, Omnia ha perfino comunicato a noi operatori la dispensa dal prestare servizio. Ciononostante, siamo decisi a rimanere riuniti in presidio permanente e sfruttare ogni canale e ogni occasione a nostra disposizione per far sentire la nostra voce, ed evitare che questa situazione si riveli nient’altro che un’anticamera al licenziamento dopo anni di professionalità e una nuova prospettiva di intermittenze e interruzioni per il vostro servizio.

I LAVORATORI E LE LAVORATRICI OMNIA NETWORK IN LOTTA.

09/08/10

cosa succede in via staderini?

Niente mare per noi lavoratori Omnia giunti all’inizio della seconda settimana di presidio nella sede di via Staderini, un’oasi di protesta nello scenario apocalittico di un quartiere Tor Tre Teste deserto e colorato solo dalle bandiere e dagli striscioni della nostra protesta. Ormai in vacanza i vicini, in vacanza i giornali e in vacanza anche i nostri interlocutori istituzionali e aziendali ormai affezionati al solito ritornello: “Ormai se ne riparla a settembre”. Come se la preoccupazione per il nostro futuro e il nostro posto di lavoro potesse andare in vacanza o essere mitigata con un semplice tuffo in acqua.
Dopo lo smarrimento iniziale, la rabbia e la disgregazione nell’illusione di un vantaggio a breve termine di alcuni ormai ex-colleghi, noi abbiamo deciso di continuare a metterci in gioco in prima persona anche in queste giornate e iniziamo a organizzarci. Questo blog vuole essere una finestra su qualcosa che normalmente viene trascurato, dalla stampa, dalla tv. Lavoratori in protesta, lavoratori in occupazione, che novità… Eppure in troppo pochi si chiedono COSA fanno i lavoratori in queste circostanze. “Perdono tempo”, pensano in troppi. “Non hanno voglia di lavorare”, concludono altri: “i soliti fannulloni”.
E invece c’è un gran fermento, in questo laboratorio di idee e di proposte: ogni azione e iniziativa vengono valutate per rimanere a galla e non rimanere sommersi in un periodo (non solo dell’anno) in cui due signorine sgrammaticate pescate a caso sulla spiaggia hanno più risonanza del pericolo reale che corrono centinaia di persone e di famiglie per manovre e interessi molto poco chiari.
Da oggi, vi racconteremo (quasi) ogni giorno questa vicenda che magari non farà ridere, magari non ha il sapore dell’estate, ma che di sicuro nessun altro vi vorrà raccontare.
Ma cosa ci facciamo qui, allora?
Cosa pensereste se vi dicessimo che a Omnia Network, qualche anno fa una delle principali aziende di call center in Italia, hanno “staccato il telefono”?
Probabilmente ridereste, o pensereste a uno scherzo, o a un errore, eppure è proprio così.
Era una giornata di lavoro piuttosto intensa, il 13 luglio, nel call center di assistenza delle Agenzie delle Entrate, delle Dogane, del Territorio. La scadenza degli F24 incombeva sui professionisti e intasava le linee, quando all’improvviso, intorno alle 16, tutti gli operatori si son ritrovati a parlare al vuoto, o in attesa di una chiamata per un po’ troppo tempo.
“Caduto il servizio”, grida qualcuno, e dopo le prime espressioni sorprese, è difficile non sorridere quando ci si accorge che tutti i telefoni tacciono. Surreale; bello ma surreale.
Tutto tace fino alla fine del servizio, tra il viavai dei tecnici che non riescono a spiegarsi l’incidente: ma alle 18, all’ora di staccare, nessuno può immaginare cosa possa essere successo, e nessuno si preoccupa più di tanto.
Eppure dal giorno dopo iniziano gli interrogativi: “Come fa un servizio di pubblica utilità come quello di Sogei per i professionisti abilitati ad essere muto da così tanto tempo?”
Dall’inizio del 2008 il nostro gruppo è dedicato all’help desk telefonico di assistenza per centinaia di migliaia di avvocati, commercialisti, aziende, notai,
categorie professionali delle più disparate. Ogni giorno alle prese con le problematiche dei software e dei siti delle agenzie fiscali, diamo una mano a chi deve presentare pagamenti, dichiarazioni, atti notarili, mutui; ogni giorno ci vengono ricordate la pubblica utilità del nostro operato, la nostra responsabilità nei confronti dell’utenza e la fondamentale importanza della continuità del servizio.
Quando, dopo il weekend successivo al black out, torneremo in ufficio saranno più le espressioni di dubbio che i sorrisi allo scoprire che il servizio non è ancora ripreso.
Ancora al lavoro i tecnici, ancora freneticamente al telefono i responsabili: eppure alle nostre domande allarmate nessuna risposta. “Il servizio riprenderà da un momento all’altro,” è la posizione ufficiale. Ma ormai in pochi ci credono ancora.
Le voci si susseguono incontrollate: Sogei ci ha abbandonato? Omnia ci ha venduto? Finiremo per strada? E’ difficile districarsi tra comunicazioni contraddittorie, valutazioni indiziarie e semplici dicerie.
Inizia il balletto dei tavoli: ben due incontri al Ministero dello Sviluppo Economico; altri incontri saranno tenuti presso la Regione Lazio
e nella “impenetrabile” Agenzia delle Entrate e perfino con il cliente stesso, la Sogei che pilatescamente deciderà di proseguire per la sua strada.
E’ in questo clima di smarrimento che la situazione precipita improvvisamente: durante l’ultima settimana di luglio Sogei firmerà la rescissione del contratto con Omnia Network, e dopo pochi giorni sarà divulgata la notizia dell’accordo con una nuova società, Almaviva, che inizierà a contattare personalmente alcuni di noi per poter riprendere precipitosamente il servizio, dato il fallimento di ogni trattativa sindacale con il cliente.
Dopo l’ovvio fuggi-fuggi, alcuni di noi hanno deciso di non farsi irretire da una proposta improvvisa, un contratto a termine, che per molti comporterebbe metà dello stipendio, e a un prezzo altissimo da pagare: le dimissioni immediate e la perdita del preavviso per la maggioranza di noi che ha salutato con sollievo un contratto a tempo indeterminato arrivato da poche settimane.
Un salto nel vuoto, insomma, ma in nome di chi? Di un cliente che ci volta le spalle? Di un’azienda da anni poco solida che ci ha perfino dispensato dal prestare servizio? Non ci stiamo.
Piuttosto, rinunceremo volentieri all’abbronzatura per gridare forte ciò che ci sta accadendo e per continuare a rivendicare il diritto al nostro lavoro.
La vicenda è ancora lunga. Alle prossime puntate… ;)